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Pontia edusa

Pontia edusa, (Fabricius, 1777)

Famiglia Pieridae

Sottofamiglia Pierinae

Apertura alare

Da 3,3 a 4,6 cm.

Distribuzione in Italia

Presente in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna, della Liguria e di parte delle Alpi orientali.

Habitat

Essendo migratrice si può rivenire in tutti gli ambienti, dal livello del mare fino a 1400 m. Sulle Alpi e sugli Appennini anche oltre i 2000 m.

Periodo di volo

Polivoltina. In rapporto alle condizioni climatiche delle varie località si possono avere da tre a cinque generazioni che si susseguono con sfarfallamenti da aprile a ottobre.

Pianta alimentare dei bruchi

Varie crucifere tra cui quelle dei generi Reseda, Alyssum, Sinapis.

Dimorfismo sessuale

Femmina con disegni neri anche nella zona marginale della pagina superiore delle ali posteriori.

Variazioni

Gli esemplari della prima generazione sono più piccoli, con disegni neri ridotti e colorazione verde scuro del rovescio. Gli esemplari estivi presentano il rovescio delle ali posteriori con disegno verde ridotto, cosparso di squame gialle e con aree bianche più estese.

Specie simili

Identica e non distinguibile da Pontia daplidice. La separazione tra queste due specie è stata accertata da pochi anni in base all’esame del DNA e a differenze anatomiche riscontrate nell’armatura genitale dei maschi. Nella maggior parte dei casi è utile considerare la separazione territoriale.

Armatura genitale maschile

In genere le valve dell’armatura genitale maschile terminano con una forma più appuntita rispetto a quelle di Pontia daplidice, ma purtroppo la variabilità individuale è notevole.